lunedì, luglio 03, 2006
Un cumulo di macerie
Bam - Ci sono momenti in cui non hai voglia di scrivere perche’ quello che hai visto vorresti rimuoverlo, e non raccontarlo. Oggi ho visto cataste di cadaveri. Chiusi malamente nelle coperte, distesi uno accanto all’altro in uno spazio accanto al cimitero. E poi ho visto le ruspe scavare le fossi comuni. Centinaia di corpi sono stati trovati anche oggi sotto le macerie. Per fortuna anche vivi: un uomo e una bimba di sei mesi salvata dall’abbraccio della madre. Li chiamano miracoli e nessuno, in realta’, a tre giorni dal terremoto ci credeva. E’ stata la gente a insistere, a prolungare le ricerche che invece sarebbero state interrotte ieri. Quella bambina non sarebbe stata salvata. Le speranze pero’ sono finite perche’ con stasera si chiude. I vigili del fuoco italiani tornano a casa, non c’e’ piu’ bisogno di loro dicono le autorita’, mentre la gente continua ad invocare il loro aiuto e quello dei cani. Stasera l’ayatollah Khamenei e’ venuto a Bam e ha garantito una ricostruzione veloce. Non si puo’ definire neppure una speranza. Bam non esiste piu’. E decine di migliaia di persone sono per strada, senza un tetto, senza niente. Chissa’ quanto ci resteranno. Ai religiosi pero’ qui si crede: ciecamente. 29 dicembre 2003
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