lunedì, agosto 04, 2008

Biliardo nel Golfo



Una donna iraniana gioca a biliardo in un albergo dell’isola di Kish, nel Golfo Persico, a circa 1250chilometri da Teheran. Kish è diventata la prima zona di libero scambio della regione e una vera porta d’entrata per l’Iran dal 1982 (Reuters)

sabato, maggio 10, 2008

Arrestato capo della polizia

Era il baluardo della moralità in città. A lui era affidata la difesa dei costumi e la lotta alla corruzione. A quanto pare, però, nella vita privata il generale Reza Zarei, capo della polizia di Teheran, non seguiva esattamente alla lettera le leggi. Così, dopo essere stato trovato nudo in compagnia di sei donne in un bordello clandestino, è stato arrestato. Lo scandalo ha messo in comprensibile imbarazzo il regime, da un anno impegnato in un giro di vite nei confronti delle pratiche considerate troppo libertine. L'arresto risalirebbe a un mese fa, ma le autorità iraniane lo hanno confermato solamente ieri, senza peraltro spiegarne ufficialmente le motivazioni. Secondo varie testate internazionali, tra le quali il sito web del quotidiano israeliano Yedioth Aharonoth, Reza Zarei sarebbe stato sorpreso in atteggiamenti inequivocabili con sei prostitute durante un blitz della polizia in un locale sotterraneo e, dato che nella Repubblica islamica la prostituzione è severamente vietata, è finito in manette. Allo scandalo dell'arresto di un capo della polizia si aggiunge quello suscitato dal fatto che proprio al generale era stato affidato il compito di reprimere duramente le pratiche ritenute immorali e contrarie ai precetti dell'Islam. Repubblica.it

martedì, marzo 11, 2008

Criticò Bush sull'Iran: congedato

Negli Stato Uniti e' caduta la testa dell'ammiraglio William Fallon, capo del Centcom, il comando centrale delle truppe Usa in Medio Oriente, che include Iraq e Afghanistan, reo, secondo la rivista 'Esquire', di aver criticato la politica della Casa Bianca sull'Iran. Ne ha dato notizia il Pentagono specificando che Fallon, in ossequio al principio che in caso di dissidio con il potere politico sono i militari a fare un passo indietro, ha chiesto e ottenuto di poter andare in congedo prima della scadenza naturale del suo mandato. "L'attuale situazione di imbarazzo e la percezione dell'opinione pubblica per le differenze tra i miei punti di vista e quelli dell'Amministrazione e il possibile danno da cio' causato hanno reso questa decisione la cosa giusta da fare", ha scritto Fallon nella lettera di ritiro secondo quanto riferito dal segretario alla Difesa Robert Gates. Secondo Gates in realta' non ci sarebbe alcuna differenza di posizione sull'Iran tra la Casa Bianca e Fallon, ma quest'ultimo sarebbe stato "male interpretato" da Esquire. A chi gli chiedeva se il congedo anticipato di Fallon significava un imminente attacco contro Teheran, Gates ha tagliato corto: "Questo e' ridicolo. Ho accolto la richiesta dell'ammiraglio con riluttanza e rammarico".

mercoledì, febbraio 20, 2008

Dieci impiccagioni in un giorno

Dieci impiccati in un solo giorno. Il drammatico bilancio delle esecuzioni capitali in Iran viene riferito dall'agenzia Fars. Sei uomini sono stati giustiziati nel carcere di Zanjan, nel nord-ovest del Paese, dopo essere stati condannati per una serie di rapine a gioiellerie nel bazar della città. Altri quattro, riconosciuti colpevoli di omicidio, sono saliti sul patibolo nel carcere di Evin a Teheran. Le impiccagioni odierne portano ad almeno 48 il numero delle esecuzioni capitali dall'inizio dell'anno nella Repubblica islamica, dove la pena di morte è prevista per diversi reati, tra i quali l'omicidio, la rapina a mano armata, il traffico di droga, la violenza carnale, l'apostasia, l'adulterio e la "sodomia". Nel 2007, secondo fonti di stampa, sono state 298 le esecuzioni capitali, un dato già in forte aumento rispetto alle 177 registrate da Amnesty International l'anno precedente. Molte sono state lo scorso anno le impiccagioni sulla pubblica piazza, ma con una decisione del 30 gennaio scorso il capo dell'apparato giudiziario, l'ayatollah Mahmud Hashemi Shahrudi, ha ordinato di procedere di regola con le esecuzioni in carcere, salvo casi espressamente autorizzati da lui stesso.

lunedì, febbraio 04, 2008

Alla conquista dello spazio


Dopo il nucleare l'Iran entra anche nella corsa allo spazio. Il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha assistito al lancio del razzo di prova per il trasporto del primo satellite interamente costruito in Iran battezzato Omid (speranza) che sarà inviato in orbita a marzo del 2009. La competenza necessaria per lanciare satelliti in orbita potrebbe indicare un progresso della tecnologia missilistica che potrebbe allarmare alcune potenze occidentali preoccupate dalle ambizioni nucleari di Teheran.

giovedì, gennaio 24, 2008

Il mondo colorato di Nazanin

E' uno dei prodotti migliori dell'arte contemporanea. A dispetto della giovane età (è nata in Iran nel 1981) Nazanin Pouyandeh è da un po' nel mirino della critica internazionale. Le sue opere sono una scintilla che scocca in un mondo dove l'arte è al primo posto. Racconta storie di tutti i generi (dalla solitudine dell'individuo, alla società di massa alle incursioni nella politica. L'artista ha recentemente presentato parte dei suoi lavori in una mostra collettiva di giovani emergenti ospitata da "Aeroplastics". Il sito Le immagini

lunedì, gennaio 14, 2008

Khatami: "Gli Usa ci minacciano"

Dopo il durissimo discorso di ieri del presidente degli Stati Uniti George Bush, che ad Abu Dhabi aveva dichiarato che l'Iran minaccia la sicurezza di "tutte le nazioni del mondo", arriva oggi la replica da Teheran per voce dell'ex presidente riformista Mohammad Khatami. "Gli Usa ci stanno minacciando continuamente. Bush insulta, minaccia, offende il nostro Paese e vuol far credere ai nostri vicini che l'Iran è per loro un pericolo", ha detto Khatami ricevendo a Teheran una delegazione della commissione Esteri della Camera italiana guidata dal presidente Umberto Ranieri.Il contenzioso sul nucleare iraniano può essere risolto ''attraverso il dialogo, ma senza precondizioni'', cioè senza che Teheran debba accettare di sospendere l'arricchimento dell'uranio, come chiestogli dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Lo ha detto oggi l'ex presidente riformista Mohammad Khatami ricevendo a Teheran una delegazione della commissione Esteri della Camera italiana, guidata dal presidente, Umberto Ranieri. Khatami, più prudente del presidente Ahmadinejad nel braccio di ferro con l'Occidente, ha tuttavia sottolineato che sul diritto dell'Iran ad accedere all'arricchimento non vi sono divisioni all'interno del regime. ''Ci possono essere affermazioni più aspre rispetto al passato - ha detto - ma tenete presente che la nostra posizione non è cambiata''. Ieri l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha detto che è stato raggiunto un accordo in base al quale Teheran si è impegnata a fornire entro quattro settimane le risposte necessarie per dimostrare che il suo programma non ha fini militari. Ma nessun cenno è stato fatto a tre risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che hanno chiesto anche una sospensione dell'arricchimento. ''Siamo pronti a fornire tutte le garanzie - ha detto Khatami - ma dobbiamo avere accesso alla possibilità di produrre combustibile per le nostre centrali''. Cioè uranio arricchito. L'Iran aveva accettato una sospensione temporanea dell'arricchimento sotto la presidenza Khatami, dal 2003 al 2005, nell'ambito di trattative in corso con Francia, Germania e Gran Bretagna per risolvere la disputa sul nucleare. ''In quei negoziati - ha affermato Khatami - avevamo raggiunto risultati importanti e potevamo risolvere il problema, ma gli europei hanno perso quell'occasione''. E ora, ha aggiunto, ''gli Usa ostacolano'' ogni sforzo per una soluzione negoziata. (Ansa)