martedì, luglio 04, 2006

Il bancomat



Tehran - Cerco di avere il quadro politico di una situazione estremamente complessa (e in evoluzione) e intanto, girando per la capitale, osservo (e ascolto) molto la gente, perchè forse entrando nella loro vita è più facile capire, come al solito, dove va l'Iran. Ogni giorno è una sorpresa. Convinto che qui fosse bandito uno strumento universale come la carta di credito mi sono reso conto che in realtà non sono usate quelle internazionali, specie quelle americane. Il motivo è semplice: i commercianti temono che all'interno di eventuali sanzioni possa esserci anche il blocco totale del deposito. Preoccupazione del resto legittima. Ricordo in Russia dopo il golpe: lì il nuovo governo si appropriò di tutti i conti correnti. Qui potrebbero essere gli Stati Uniti a bloccare l'incasso delle carte. Molti iraniani, infatti, hanno e usano la carta di credito, anche americana, ma per acquisti all'estero. Qui ci sono ma in moneta locale, in rials. Ed ecco lo sportello di un bancomat dove non è raro trovare la fila. Ah, benedetto mondo: quanto sei complicato.

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