lunedì, luglio 03, 2006

Ecco la centrale di Natanz



Natanz- Una montagna rocciosa e spoglia è la sede della centrale di Natanz in Iran. Tutt’intorno alberi e moschee quasi per nascondere una verità che non deve essere svelata. Il maestoso edificio in cemento armato racchiude all’interno anni di storia e lotte tra lo stesso Scià e Komeni. Soltanto nel 2002 la verità: 18 metri sotto terra l’esistenza di un impianto di uranio. Cinque ore di viaggio per raggiungere la centrale: 250 chilometri da Teheran. Per poi vedere con i propri occhi una centrale disposta su due livelli sottoterra e una sala vuota progettata per ospitare 50.000 centrifughe per l’arricchimento dell’uranio. Un viaggio interminabile, poi la scoperta di un mondo diverso di cui tutti parlavano ma che nessuno aveva mai visto. Sono anni che chi vive nei villaggi a pochi chilometri di distanza era al corrente della verità ma nessuno ha mai avuto il coraggio di parlare. Quando si chiede al popolo dell’esistenza della centrale fanno spallucce e fingono di non comprendere. Un argomento tabù per cui è meglio il silenzio. Un mutismo che dura da anni. Chissà ancora l’Iran quanti segreti conserva che forse non saranno mai svelati. Ricchezze che usate male potrebbero servire per la costruzione della bomba atomica. Comunque c’è chi rassicura e sostiene che dal momento in cui hanno svelato l’esistenza non può essere usata contro il mondo. Un territorio avvolto nella nebbia del mistero e ancora tanti punti interrogativi. Simona Maggi 12 aprile 2005

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