martedì, luglio 04, 2006
Il rischio nucleare
Tehran - Il nucleare in Iran è sempre un argomento di grande interesse e in continua evoluzione. Dopo la riapertura della centrale di Isfahan i progetti sembrano continuare. Adesso si parla che la centrale nucleare di Bushehr dovrebbe essere ultimata entro il prossimo 2006. Un progetto iniziato negli anni Settanta con l’aiuto delle imprese tedesche Siemens e Aeg-Telefunken ma subì quasi immediatamente una battuta d’arresto dovuta prima alla rivoluzione islamica del 1979 e poi all guerra Iran-Iraq negli anni Ottanta. I lavori poi hanno ripreso il via nel 1995 con l’appoggio della Russia. Qualche giorno fa la stessa Russia ha criticato la decisione iraniana di riprendere i programmi di arricchimento dell’uranio e ha invitato il governo degli Ayatollah ad includere questo aspetto nei negoziati con la troika. Tuttavia Mosca resta contraria a un deferimento della questione al consiglio di sicurezza dell’Onu, come sollecitato dagli Usa. Teheran dal canto suo non sembra voler abbandonare il progetto del nucleare anzi vuole produrre energia attraverso il nucleare per poter esportare più gas e petrolio. L’obiettivo resta quello di realizzare nei prossimi vent’anni venti nuove centrali nucleari. Ad Arak intanto è in costruzione una fabbrica di acqua pesante, che dovrebbe essere realizzata entro 2009, che ufficialmente servirà per alimentare un reattore nucleare per fini scientifici. Questo comunque preoccupa molto l’Aiea, l’Unione Europea e Usa perché il reattore sarà in grado di produrre tra gli otto e i dieci chili di plutonio utili per la costruzione della bomba atomica. Tutto ciò è soltanto un ipotesi e al momento sull’impiego c’è solo la certezza della realizzazione di una fabbrica di acqua pesante. Il nucleare continua a far discutere ampiamente e un accordo non sembra essere vicino. Continua a dividere e ogni giorno le notizie che giungono sono discordanti tra di loro. Simona Maggi 21 settembre 2005
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