lunedì, luglio 03, 2006

Il dolore


Bam - Giornata infernale. Sono stato fra le rovine. A Baravat, e poi a Bam. A Baravat e’ una distesa interminabile di macerie. Tutto raso al suolo. I sopravvissuti vagano fra i resti di terra e di paglia piangendo e chiedendo aiuto. Molti sono convinti che ci sia ancora gente viva la’ sotto. O forse morta. Chiedono comunque di cercare. I vigili del fuoco s’infilano fra le macerie, scavano, si affidano ai cani, ma trovano solo animali. Anche vivi, se malconci, come un povero asino adagiato davanti la porta di casa, come a farne la guardia. Di quella casa e’ rimasta solo la porta. Manca tutto. Acqua, luce, da mangiare, medicine, barelle, tende, tutto. E’ dura anche per noi. Non mangiamo praticamente da tre giorni, se non fosse per quel pugno di riso ieri sera. Abbiamo trovato rifugio in un albergo ma e’ ossessionante con crepe dappertutto. E non e’ che il terremoto sia finito. Oggi abbiamo sentito tante scosse, soprattutto due: violente. So ormai, mi sono rassegnato, che tutto questo lo leggerete al ritorno, ma e’ comunque una maniera per mantenere il legame. 28 dicembre 2003

Nessun commento: