giovedì, gennaio 24, 2008

Il mondo colorato di Nazanin

E' uno dei prodotti migliori dell'arte contemporanea. A dispetto della giovane età (è nata in Iran nel 1981) Nazanin Pouyandeh è da un po' nel mirino della critica internazionale. Le sue opere sono una scintilla che scocca in un mondo dove l'arte è al primo posto. Racconta storie di tutti i generi (dalla solitudine dell'individuo, alla società di massa alle incursioni nella politica. L'artista ha recentemente presentato parte dei suoi lavori in una mostra collettiva di giovani emergenti ospitata da "Aeroplastics". Il sito Le immagini

lunedì, gennaio 14, 2008

Khatami: "Gli Usa ci minacciano"

Dopo il durissimo discorso di ieri del presidente degli Stati Uniti George Bush, che ad Abu Dhabi aveva dichiarato che l'Iran minaccia la sicurezza di "tutte le nazioni del mondo", arriva oggi la replica da Teheran per voce dell'ex presidente riformista Mohammad Khatami. "Gli Usa ci stanno minacciando continuamente. Bush insulta, minaccia, offende il nostro Paese e vuol far credere ai nostri vicini che l'Iran è per loro un pericolo", ha detto Khatami ricevendo a Teheran una delegazione della commissione Esteri della Camera italiana guidata dal presidente Umberto Ranieri.Il contenzioso sul nucleare iraniano può essere risolto ''attraverso il dialogo, ma senza precondizioni'', cioè senza che Teheran debba accettare di sospendere l'arricchimento dell'uranio, come chiestogli dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Lo ha detto oggi l'ex presidente riformista Mohammad Khatami ricevendo a Teheran una delegazione della commissione Esteri della Camera italiana, guidata dal presidente, Umberto Ranieri. Khatami, più prudente del presidente Ahmadinejad nel braccio di ferro con l'Occidente, ha tuttavia sottolineato che sul diritto dell'Iran ad accedere all'arricchimento non vi sono divisioni all'interno del regime. ''Ci possono essere affermazioni più aspre rispetto al passato - ha detto - ma tenete presente che la nostra posizione non è cambiata''. Ieri l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha detto che è stato raggiunto un accordo in base al quale Teheran si è impegnata a fornire entro quattro settimane le risposte necessarie per dimostrare che il suo programma non ha fini militari. Ma nessun cenno è stato fatto a tre risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che hanno chiesto anche una sospensione dell'arricchimento. ''Siamo pronti a fornire tutte le garanzie - ha detto Khatami - ma dobbiamo avere accesso alla possibilità di produrre combustibile per le nostre centrali''. Cioè uranio arricchito. L'Iran aveva accettato una sospensione temporanea dell'arricchimento sotto la presidenza Khatami, dal 2003 al 2005, nell'ambito di trattative in corso con Francia, Germania e Gran Bretagna per risolvere la disputa sul nucleare. ''In quei negoziati - ha affermato Khatami - avevamo raggiunto risultati importanti e potevamo risolvere il problema, ma gli europei hanno perso quell'occasione''. E ora, ha aggiunto, ''gli Usa ostacolano'' ogni sforzo per una soluzione negoziata. (Ansa)