
In un momento storico in cui gli occhi del mondo sono puntati sull’Iran, il racconto di un giornalista italiano mostra un Paese diverso da quello ritratto dai media europei e nordamericani, in una affascinante narrazione attraverso gli occhi dei giovani iraniani. Chador e tagli punk, feste clandestine e preghiere del venerdì, musica rock e misticismo religioso, poesia sufi e blog su Internet, disoccupazione e voglia di fuggire all'estero. Il 70% della popolazione iraniana ha meno di 30 anni e non ha partecipato alla rivoluzione che ha dato origine alla Repubblica islamica. È una generazione nata durante la terribile guerra con l'Iraq e cresciuta in un contesto economico e sociale difficile. Orgogliosi della loro identità culturale e religiosa, ma insofferenti nei confronti di ogni regime, saranno proprio i giovani iraniani a decidere il destino di una nazione, giunta a un punto di non ritorno. Il ritratto di un Paese unico attraverso le voci dei ragazzi di una gioventù bella e vivace. Antonello Sacchetti " I ragazzi di Teheran" (Infinito edizioni.Prefazione del giornalista iraniano Siavush Randjabar-Daemi
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