martedì, luglio 04, 2006

I ragazzi di Teheran



In un momento storico in cui gli occhi del mondo sono puntati sull’Iran, il racconto di un giornalista italiano mostra un Paese diverso da quello ritratto dai media europei e nordamericani, in una affascinante narrazione attraverso gli occhi dei giovani iraniani. Chador e tagli punk, feste clandestine e preghiere del venerdì, musica rock e misticismo religioso, poesia sufi e blog su Internet, disoccupazione e voglia di fuggire all'estero. Il 70% della popolazione iraniana ha meno di 30 anni e non ha partecipato alla rivoluzione che ha dato origine alla Repubblica islamica. È una generazione nata durante la terribile guerra con l'Iraq e cresciuta in un contesto economico e sociale difficile. Orgogliosi della loro identità culturale e religiosa, ma insofferenti nei confronti di ogni regime, saranno proprio i giovani iraniani a decidere il destino di una nazione, giunta a un punto di non ritorno. Il ritratto di un Paese unico attraverso le voci dei ragazzi di una gioventù bella e vivace. Antonello Sacchetti " I ragazzi di Teheran" (Infinito edizioni.Prefazione del giornalista iraniano Siavush Randjabar-Daemi

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