martedì, agosto 07, 2007
Pena di morte
Le polemiche con il governo italiano sulla pena di morte non fermano il boia. Un'altra impiccagione è avvenuta in Iran sulla pubblica piazza, mentre ne sono previste a breve altre 12 nella sola città di Kerman, nel sud-est. Lo riferisce l'agenzia Irna. Un uomo, Nasser Mohammad Khani, condannato a morte per avere ucciso un agente di polizia due mesi fa, è salito sul patibolo davanti a una folla di spettatori a Gonbad Kavus, nel nord-est del Paese. Khani aveva accoltellato l'agente mentre questi era impegnato in una 'campagna contro l'immoralità' avviata qualche mese fa dalla polizia iraniana. Non si conoscono altri particolari sull'episodio. A Kerman, invece, il capo della polizia locale, Mohammad Reza Eshagi, parlando ai fedeli nella moschea principale della città, ha annunciato che 12 criminali arrestati nella stessa campagna saranno presto giustiziati. Non si sa se in pubblico o meno. Dall'inizio dell'anno sono state 149, secondo notizie di stampa e testimonianze, le esecuzioni capitali avvenute in Iran, di cui molte in pubblico. Solo il primo agosto erano stati impiccati dieci uomini, di cui sette sulla pubblica piazza a Mashhad, nell'est del Paese, che erano stati condannati per reati quali rapina, «banditismo, sequestro di persona, violenza carnale e atti contro la moralità». Altri 16 erano stati giustiziati in due impiccagioni collettive nel carcere di Evin a Teheran nella settimana tra il 15 e il 22 luglio. Corriere.it
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