giovedì, agosto 12, 2010

La confessione (falsa?) di Ashtiani

Confessa. Confessa sulla tv di stato Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna condannata in Iran alla lapidazione per adulterio. Nella sua lingua madre, l’azero, Sakineh Mohammadi Ashtiani ha raccontato di essere stata complice nell’omicidio del marito e di aver avuto una relazione con il cugino del coniuge. Nell'intervista trasmessa mercoledì alle 20.30, la donna, che aveva anche ricevuto un'offerta di asilo dal presidente brasiliano Lula, oltre ad autoaccusarsi ha criticato la stampa occidentale per essersi intromessa nella sua vicenda. L'intervista è stata trasmessa il giorno dopo la richiesta all'Iran di Hillary Clinton di rispettare i trattati in riferimento ai diritti dei propri cittadini e di porre fine alle esecuzioni. L'avvocato di Ashtiani denuncia che la donna sarebbe stata costretta a confessare nel tentativo di salvarsi la vita. L'avvocato, Houtan Kian, ha detto che la donna è stata torturata per due giorni nel carcere di Tabriz, da dove è rinchiusa da quattro anni, prima di rilasciare l'intervista trasmessa durante il programma tv dal titolo 20:30. E la prova, secondo alcuni osservatori, è che nell'intervista ha condannato i media occidentali per le loro interferenze nella sua vita privata. Si teme ora che le autorità iraniane accelerino le procedure per eseguire la condanna a morte.

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