giovedì, novembre 09, 2006

Rompere il monopolio


"La maggioranza dei Paesi del mondo" appoggia l'Iran nel suo braccio di ferro con l'Occidente sul nucleare, perché vogliono che "sia spezzato il monopolio di certe potenze sull'energia nucleare". Lo ha detto oggi la Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, in un discorso tenuto durante una visita a Semnan, città 200 chilometri a est di Teheran. "L'Iran - ha affermato Khamenei, citato dall'agenzia Irna - continuerà con forza su questo cammino onorevole". Khamenei ha sottolineato che la maggioranza dei Paesi del mondo "loda e incoraggia la nazione iraniana dal profondo del cuore perché essa resiste coraggiosamente". Teheran ha ignorato una richiesta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di sospendere entro il 31 agosto scorso l'arricchimento dell'uranio ed ha anzi aggiunto una catena di 164 centrifughe supersoniche ad un'altra uguale già esistente. Tuttavia i Paesi del sestetto che portano avani in prima persona il confronto con la Repubblica islamica, cioé Russia, Cina, Usa, Francia, Gran Bretagna e Germania, non sono ancora riusciti ad accordarsi sulle iniziative da adottare nei confronti di Teheran, con la Russia e la Cina che si oppongono all'adozione di sanzioni. Al termine delle prime consultazioni informali del Consiglio di Sicurezza sul progetto di risoluzione europea per le sanzioni all'Iran e a seguito di una successiva riunione del gruppo Cinque più Uno (i cinque membri permanenti del Consiglio più la Germania) resta il disaccordo sugli strumenti punitivi da adottare nei confronti di Teheran. La riunione informale degli ambasciatori del gruppo Cinque più Uno si è conclusa senza passi avanti. L'ambasciatore cinese Wang Guangya ha definito "non conclusive" le discussioni e parlato di "divergenze inconciliabili". Ma il suo collega russo Vitaly Churkin, pur confermando il disaccordo, ha detto che non si tratta di "divergenze fondamentali". Il dibattito riprenderà alla fine della settimana secondo fonti diplomatiche.

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