martedì, ottobre 23, 2007
Negoziati a Roma
Said Jalili e Ali Larijani, il capo negoziatore iraniano sul nucleare e il suo predecessore, sono arrivati a Roma per colloqui cruciali con Javier Solana, responsabile della politica estera comune della Ue. E intanto un piccolo giallo è sorto sul ritorno in Iran del presidente Mahmud Ahmadinejad da una visita in Armenia, che secondo fonti della presidenza armena è stata inaspettatamente accorciata, mentre Teheran smentisce. L'incontro con Solana avviene tre giorni dopo la sostituzione di Larijani a capo dei negoziatori, per la quale l'Iran non ha fornito alcuna spiegazione. Solana rappresenterà nei colloqui tutto il gruppo dei 'cinque piu' unò, cioé Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania, che alla fine di novembre potrebbero decidere sanzioni pesanti contro Teheran nel caso non venissero ritenute soddisfacenti le informazioni fornite per fare piena chiarezza sul suo programma nucleare. L'incontro avviene una settimana dopo lunghi colloqui riservati avuti dal presidente russo Vladimir Putin a Teheran. Proprio per l'importanza del momento, secondo l'agenzia francese France Presse, che cita fonti diplomatiche, Ahmadinejad avrebbe accorciato la visita a Ierevan, che era in corso da ieri e avrebbe dovuto concludersi comunque oggi. Ahmadinejad, fanno notare fonti dell'ufficio stampa della presidenza armena, avrebbe dovuto visitare oggi il memoriale del genocidio armeno e la Moschea Blu di Ierevan, dopo avere incontrato ieri il presidente armeno Robert Kocharian. Ma secondo la France Presse avrebbe voluto rientrare prima del previsto a Teheran a causa della "situazione politica" interna e dei negoziati sul nucleare.Teheran ha smentito la circostanza. Mojtaba Samareh Hashemi, uno dei consiglieri più vicini ad Ahmadinejad, che lo accompagnava nel viaggio a Ierevan, ha affermato che "il presidente ha portato a termine il programma della visita ed è ripartito secondo i tempi prestabiliti".
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1 commento:
"Nell'ultima parte del colloquio di oggi sono state avanzate idee nuove e costruttive che potrebbero portare ad ulteriori progressi". Lo ha detto uno dei due negoziatori iraniani per il nucleare, Ali Larijani, al termine di un incontro a Roma con il premier Romano Prodi e l'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Javier Solana. "Il premier Romano Prodi ha una profonda conoscenza dei problemi internazionali e regionali ed ogni volta che abbiamo parlato con lui abbiamo tratto beneficio dai suoi pareri". Lo ha detto l'ex negoziatore per il nucleare iraniano, Ali Larijani.
L'incontro con i rappresentanti dell'Iran è stato "estremamente importante e utile" per la pace in quell'area, ha detto Prodi. Soddisfatto anche il ministro degli esteri dell'Ue. Javier Solana ha espresso apprezzamento per il ruolo dell'Italia nella mediazione sulla questione del nucleare iraniano. Mister Pesc, nel corso della conferenza stampa congiunta tenuta a Palazzo Chigi con il premier Romano Prodi ed i due rappresentanti iraniani, Larijani e Jalili, ha definito "importante" il collegamento tra Roma ed il Medio Oriente, collegamento che risale al passato. E per questo "molto importante" per un buon esito dei colloqui romani con i rappresentanti di Teheran. "Si tratta di un momento molto intenso", ha aggiunto Solana ricordando positivamente la decisione del governo iraniano di portare avanti questi incontri. "L'obiettivo - ha concluso - è di realizzare a fine novembre il rapporto" dell'Aiea. "Si tratta di una fase che "va sfruttata pienamente".
Nelle discussioni con l'Iran sul problema del nucleare, ha aggiunto Solana, si è aperta una fase "molto intensa che dobbiamo sfruttare appieno". Il ministro degli esteri dell'Ue ha poi lodato il ruolo dell'Italia spiegando che si tratta di un Paese "molto importante, anche per i suoi legami con il Medio Oriente; e per questo - ha sottolineato - è stato importante portare avanti questi round di negoziati a Roma".
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