domenica, luglio 15, 2007
La congiura dei giornali
Nell’eco delle proteste internazionali sollevate dalla decisione del ministro dell’Orientamento della Repubblica Teocratica Iraniana, Mohamed Saffar-Harandi, di sospendere le pubblicazioni di alcune tra le piu’ note e diffuse testate giornalistiche del Paese, sono passate inosservate due notizie di ordinaria repressione quotidiana che la dicono ancora piu’ lunga sullo stato della societa’ iraniana, nell’anno ventottesimo dell’era degli ayatollah. Giovedi scorso, nella sua casa di Teheran, e’ stato arrestato Abbas Hakimzadeh, dirigente dell’associazione islamica degli studenti universitari e leader del movimento studentesco per la democrazia. La sigla, forte della partecipazione di centinaia di studenti e studentesse, che nel dicembre dell’anno scorso all’universita’ della capitale iraniana aveva contestato apertamente il presidente Mamhoud Ahmadinejead, li’ convenuto per l’inaugurazione dell’anno accademico di una facolta’ scientifica. Abbas e’ stato prelevato dalla polizia politica mentre stava per recarsi in facolta’, e da allora la sua famiglia non ha piu’ notizie. Negli stessi giorni, una studentessa di giornalismo dell’universita’ di Quebec, Mehrnoushe Solouki, nazionalita’ franco-iraniana, e’ stata posta agli arresti domiciliari dopo essere stata detenuta per un mese intero nella prigione di Evin, in isolamento, senza materasso, e con la luce della cella sempre accesa. Nella Condorelli Articolo21
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